da borgo di pescatori a ombelico d’europa

Porto franco degli Asburgo dal 1719 e capitale marittima della Mitteleuropa, Trieste ha costruito le sue fortune sfruttando la propria invidiabile posizione geografica, che le ha permesso di affermarsi quale primario centro emporiale sul Mediterraneo e porta d’accesso all’Europa continentale e balcanica.

Testimone diretta dei due conflitti mondiali, nel Novecento ha vissuto sotto ben sette bandiere ed è stata protagonista di una doppia redenzione che, nel 1918 prima e nel 1954 poi, l’ha portata ad abbracciare il tricolore.

Oggi, nell’Europa unita dei 27, la città non ha smarrito il ruolo di un tempo, riaffermandosi quale terra di incontro tra popoli e culture, simbolo di integrazione e pacifica convivenza.

patria di artisti e fucina di talenti

Coerentemente con le proprie radici, Trieste è una città multietnica nella quale ancora oggi è possibile trovare larga testimonianza delle dominazioni dei secoli passati: dal teatro romano ai castelli di San Giusto e Miramare, dai palazzi del centro storico a Sant’Antonio Nuovo, ogni suo angolo ha una storia diversa da raccontare.

Si fondono così, in piena armonia, il rigore geometrico del Borgo Teresiano e dello stile littorio eredità del Ventennio con la creatività innovativa propria dell’eclettismo e del liberty.

La centralità delle diverse comunità etniche è nota fin dai tempi dell’Impero, quando le lingue ufficiali parlate in città erano ben quattro – l’austriaco, l’italiano, lo sloveno e il croato -: il contributo di ebrei, slavi, greci e arabi è risultato fondamentale nell’affermazione di Trieste quale polo commerciale nell’Adriatico, tanto quanto i vari Svevo, Joyce, Saba, Strehler e Dudovich hanno saputo farsi ambasciatori nel mondo della produzione artistico-letteraria non più di un semplice emporio ma di una vera capitale culturale.

meta ambita per ogni buongustaio

L’enogastronomia triestina è indissolubilmente legata al proprio passato di città-porto imperiale e alle molteplici contaminazioni culturali ereditate nel corso dei secoli: in città si fondono così i piatti tipici della tradizione marinara e le gustose pietanze a base di carne della Mitteleuropa, innaffiandoli generosamente con i vini certificati dell’altipiano carsico o con la birra di produzione autoctona.

Altre delizie del territorio sono i prodotti caseari, i salumi, gli olii e un’ampia gamma di dolci – dalla putizza al presnitz, dalla pinza alle fave -. Non dimenticate infine che Trieste è la patria del caffè: ogni visita dovrebbe pertanto concludersi con la degustazione di un “nero” o di una delle sue innumerevoli varianti proposte nei migliori bar e locali storici.

affascinante e vivace in ogni periodo dell’anno

Trieste è sede di numerose iniziative culturali e ricreative, che le hanno regalato negli anni una vetrina di primissimo piano nel panorama internazionale, fino a vederla affermarsi al vertice della classifica delle città meno note ma più belle stilata da Lonely Planet. Mostre di assoluta qualità – da Warhol a Rosenquist, da Basquiat ai secessionisti viennesi -, eventi sportivi – la Barcolana, regata d’autunno dal 1969 appuntamento fisso per gli amanti del mare;

La Bavisela, maratona d’Europa giunta quest’anno alla tredicesima edizione -, concerti – Bruce Springsteen, Jovanotti, Franco Battiato -, fiere e rassegne: la vitalità della città si esprime attraverso molteplici iniziative, che la rendono apprezzabile in ogni momento dell’anno.

Tieniti aggiornato sulle novità visitando la nostra sezione news e i portali ufficiali del Comune di Trieste e dell’agenzia regionale del turismo.

una città che non conosce la noia!

Trieste è il luogo ideale per rilassarsi dopo una giornata di lavoro o per trascorrere un periodo di vacanza, liberi da impegni.

Al di là delle straordinarie opportunità legate al turismo culturale, la città offre numerose alternative per gli amanti dello sport, della buona tavola e dello shopping. Nuotatori e tuffatori possono cimentarsi tutto l’anno nelle piscine del polo Bianchi, mentre – nei mesi caldi – i numerosi stabilimenti balneari fanno paio con i tradizionali “topolini”, convenzionale ritrovo dei triestini sul lungomare di Barcola.

Il Carso, oltre a meta enogastronomica con le sue “osmize” – in cui produzione e consumo di prodotti locali avviene entro le medesime mura -, è meta suggestiva per ciclisti e scalatori, nonché per escursionisti desiderosi di immergersi nella natura, magari seguendo le orme della Grande Guerra. Tennisti e golfisti non rimarranno inoltre delusi dai campi in terra battuta o erba sintetica e dai percorsi a 18 buche.

Le boutiques del centro sono infine ideali per trascorrere le ore conclusive del pomeriggio, in vista di una serata al teatro lirico Verdi o allo stabile di prosa Rossetti. Tutto naturalmente a breve distanza da Marina San Giusto!